Romanzo di F. Kafka, pubblicato postumo nel 1926. Racconta
la storia di un uomo, l'agrimensore
K., il quale giunto in un villaggio
posto ai margini dei possedimenti del misterioso Conte, che abita nel castello,
desidererebbe stabilirsi per sempre nelle sue terre. Ma il suo desiderio
rimarrà sempre un miraggio; la sua lotta per inserirsi in una
comunità, per affermare un suo diritto minimo di costituirsi un focolare,
da cui tentare l'ascesa a Dio, è narrata con accorata ironia, e diviene a
mano a mano eroica e simbolica.